Luisa Terminiello

Luisa Terminiello

Ho cominciato a fotografare in adolescenza, non sapendo dire quanto duri un’adolescenza potrei dire di fotografare ancora in adolescenza. Ho cominciato con il fotografare me,

il corpo come primo abito, come primo spazio abitato, così a seguire un abito dopo l’altro, ogni corpo si fa manifesto di altri, ogni

spazio dice di altri, sciogliendo i confini riconosciuti, la famiglia, lo spazio domestico, lo spazio esterno alla casa, fino alle case degli altri, agli altri, estranei, improvvisi, imprevisti.

la fotografia è divenuta non il fine ma la testimonianza di un moto di ricerca continuo, un processo al mio tempo, e lì dove non sappia dire cosa io stia cercando continuo a cercare, allargando così il dispositivo e mettendo in gioco ogni possibile linguaggio incosciente, così che la fotografia oggi sia solo la traccia di un processo, che nasce in scrittura, in costruzione, in installazione, ogni mezzo di cui posso essere incompetente diventa il mezzo possibile per questa gioco serio, come lo è il gioco dei bambini, che in età adulta, chiameremo caccia.

l’immagine nelle sue declinazioni totali, video, stampa, scritta, non è una ricostruzione del reale, ma una restituzione di una serie di dati accumulati nel vivere quotidiano, e in questo quotidiano si radica la meraviglia e la violenza della razza umana, e dell’animale che pulsa.

sono cresciuta in uno spazio aperto, selvatico e lì dove addomesticato dall’uomo, maldestro, in una evidente superiorità della natura sono stata svezzata e educata, questo entra dappertutto, il moto naturale mi ha messo al mondo con una misura che mi restituisce chiaro quale debba essere la responsabilità di un fare singolare, oggi.

Info

luisaterminiello.tumblr.com 

instagram.com/luisaterminiello 

luisaterminiello92@gmail.com