Ecco perché si paga una quota per partecipare al PAM – Photo Art Market: la quota PAM

Il PAM – Photo Art Market non è una mostra, non è una galleria e non è un concorso fotografico. Per partecipare si paga una piccola quota che costa meno di uno spazio al mercato dell’usato, ma perché…
Un’opportunità possibile solo a Napoli
Il PAM è l’unica iniziativa in Italia in cui i fotografi possono vendere direttamente al pubblico le loro foto durante un evento dedicato esclusivamente alla fotografia.
Anche io non gradisco partecipare ad eventi a pagamento, specie se vedo che questi sono sponsorizzati.
I costi della visibilità
So che la presenza di un critico famoso a una mostra viene pagata e ho saputo negli ultimi anni che anche la presentazione per il catalogo di una propria mostra viene pagata. Tra i 150,00 e i 5.000,00 euro e, per chi può permetterselo, va bene così. Ognuno decide come dare valore al proprio lavoro.
Anche a me è capitato di scrivere presentazioni di qualche artista o recensioni di mostre, ma non chiedo compensi all’artista.
Ma non voglio divagare sul “commercio delle parole” perché non ne ho la facoltà visto che non faccio questo per lavoro se non scrivere recensioni di mostre pagato invece dai giornali per cui collaboro.
Passo subito ad elencare i servizi offerti dall’iniziativa del PAM – Photo Art Market al solo costo della quota di partecipazione. Non per convincere, ma per trasparenza.
In ordine non cronologico ecco cosa dà il PAM:
PAM, una motrice condivisa e senza sosta
Il PAM è come una motrice in cui ogni partecipante è un motore. Ogni fotografo ramifica il fenomeno-PAM in maniera esponenziale con la condivisione.
Selezione dei partecipanti
Non possono partecipare tutti. C’è un comitato di selezione che screma l’improponibile in senso fotografico.
Presenza permanente
Tutti i pamer (i fotografi partecipanti almeno a un’edizione del PAM) entrano di diritto permanentemente nel sito, a meno che non richiedano espressamente di essere occultati, con una propria scheda di presentazione, una o due foto che illustrino il loro lavoro e i recapiti per poter essere contattati direttamente. Anche se hanno partecipato a una sola edizione: con una sola quota PAM.
Catalogo online
Come sopra vale anche per la presenza nel catalogo online.
Intervista
Stiamo allestendo la sezione delle interviste di ogni pamer. Ogni partecipante ha diritto alla pubblicazione della propria intervista con una piccola galleria di foto relativa al suo lavoro.
Pagina che promuove i pamer
Sulla pagina Facebook del PAM vengono rilanciati gli eventi organizzati per conto proprio di ogni pamer: mostre, pubblicazioni, incontri ed altre iniziative.
Ufficio stampa
È una delle fasi più faticose dell’iniziativa: cercare di far pubblicare la notizia degli eventi su riviste cartacee e online di fotografia, arte, turismo, architettura e interior design.
Rassegna stampa
Tutte le pubblicazioni della notizia vengono raccolte in rassegna stampa e pubblicate sul sito.
Social media managing
Gli eventi del PAM e tutti gli articoli pubblicati, vengono rilanciati sui propri canali:
- Pagina e sito del PAM- Photo Art Market
- Pagina e sito di Photo Polis
- Pagina e sito di Artisti Utili
- Twitter e Linkedin di Photo Polis
- Oltre 40 gruppi su Facebook di fotografia, arte ed eventi
- Evento Facebook
- Gruppo pubblico PAM – Photo Art Market
- Storie e foto su Instagram liberamente postate dai pamer con l’hashtag #photoartmarket
- Inviti via mailing list
Evento Facebook e traffico
Le visualizzazioni degli eventi del PAM superano le 20mila unità grazie agli inviti fatti da ogni pamer.
Vendita diretta e senza percentuali a Photo Polis
I pamer vendono direttamente al pubblico le loro immagini e non corrispondono percentuali a terzi.
Consulenza
Si è seguiti anche individualmente, se si vuole, per la scelta delle foto da proporre e per tutto l’iter organizzativo.
A tutti i pamer viene comunque inviata una dispensa con suggerimenti utili per organizzarsi.
Documentazione fotografica
Tutti gli eventi sono documentati con gallerie sul sito e sulla pagina Facebook taggando i partecipanti.
Gli amici del PAM
Il PAM è autofinanziato con le quote di partecipazione ma alcuni amici sostengono l’iniziativa offrendo lo spazio espositivo, pubblicità, pernottamento in B&B per i non residenti, convenzioni, degustazione di vino…
Allestimento
Ogni pamer allestisce la propria postazione ma l’organizzazione provvede alla stampa e distribuzione di materiale cartaceo per la promozione, dispone di un roll-up posto all’ingresso dello spazio in cui ha luogo l’evento, espone due pannelli in inglese e italiano 70x100cm che guidano l’acquirente e, a seguire, altre novità.
Alcune fasi organizzative
L’organizzazione del PAM – Photo Art Market comporta circa 130 operazioni coordinate e gestite nei minimi dettagli tra cui planimetria e assegnazione degli spazi, accordi con le location; pianificazione carico-scarico, riunioni, organizzazione eventi correlati, editing dei testi per catalogo online, interviste, comunicato stampa; manutenzione e aggiornamento del sito…
All inclusive… tutto compreso nella quota di partecipazione. La quota PAM.
E scusate se è poco.
Marco Maraviglia (ideatore e coordinatore del PAM – Photo Art Market)